Assemblea annuale dell’Associazione Achille Ardigò.
Venerdì scorso si è svolta l’assemblea annuale per l’approvazione del bilancio della associazione Achille Ardigò. Molti soci erano presenti, nel rispetto delle norme COVID, nella nella sede della Misericordia di Bologna in Strada Maggiore 13. L’assemblea ha discusso, assieme all’approvazione del bilancio 2019, tre questioni: il carattere della Associazione come organizzazione di volontariato; la preparazione dell’appuntamento del 1 marzo 2021 quando ricorrerà il centenario della nascita di Achille Ardigò (l’evento si svolgerà in collaborazione con la Scuola del Comune di Bologna il 27 febbraio 2021); la situazione sociale bolognese e in particolare i problemi della partecipazione della gente nei quartieri di fronte a fenomeni di solitudine, di crisi sociale ed economica, oltre che di insicurezza provocata dall’epidemia. Hanno introdottoLa discussione Mauro Moruzzi, Anna Maria Bertazzoni, Francesca Ardigò.
Dalla discussione sono emersi tre orientamenti. L’associazione Achille Ardigò è un’organizzazione di volontariato che rispecchia lo spirito e la missione indicata dal suo fondatore, pertanto non intende svolgere attività di tipo economico come invece avviene per molte associazioni che si definiscono ‘di volontariato’. In sostanza l’Associazione intende essere presente nella vita cittadina come punto strategico di discussione e di studio sul futuro sociale della comunità, attraverso il confronto tra i soci e con i cittadini. Intende essere elemento di promozione di progetti (come è avvenuto per la Scuola di Welfare di Comunità e dei diritti dei cittadini realizzata in collaborazione con il Comune di Bologna) senza impegnarsi in attività gestionali e di business che ne snaturerebbero il carattere e la mission. Non ritiene pertanto etico utilizzare risorse pubbliche in questa attività. Le spese minime dell’associazione verranno finanziate con le quote di adesione dei soci come dovrebbe essere per ogni organizzazione di vero volontariato.
Sulla situazione sociale della città, in particolare sul problema della partecipazione della gente nei quartieri e nei comuni, l’Associazione vuole approfondire, in un confronto con le istituzioni e con i cittadini, questi temi preoccupata che vengano meno le condizioni per un’effettiva funzionamento degli organi istituzionali decentrati, in particolare dei Quartiere. In questa attività parteciperà ancora più intensamente alla Scuola Popolare di quartiere promossa dal Scuola Ardigò del Comune di Bologna. Ritieni però fuori luogo ogni visione nostalgica di questa partecipazioni. Non è vero che in passato i partiti e la politica offrissero maggiori occasioni di partecipazione. Il problema è un altro: oggi la gente è più informata e sviluppa forme autonome di organizzazione e di partecipazione a livello delle comunità di base (etniche, di interesse, di studio, di vicinato, ecc.) che un tempo non esistevano perché tutto veniva delegato a partiti e sindacati. Oggi anche la partecipazione istituzionale deve fare i conti con queste nuove forme di aggregazione sociale che usano ampiamente la rete e il social e sono radicate e presenti nei territori. Quindi nessuna nostalgia del passato ma un’attenzione nuova, che deve esserci anche da parte delle istituzioni locali, su come la gente si organizza e su come dialogare con queste nuove forme di sociali.
L’Associazione parteciperà attivamente all’appuntamento del primo centenario della nascita di Achille Ardigò organizzando assieme al Comune di Bologna, sabato 27 febbraio 2021, un convegno sulla figura del suo fondatore in particolare sul carattere innovativo del pensiero ardigoiano nella prospettiva di un nuovo Welfare di Comunità partecipato direttamente dalla gente e attento ai diriti dei cittadini.