I barbecue dei ristoranti in Piazza Maggiore per rilanciare Bologna dopo il COVID? Una discutibile proposta di Romano Prodi
La nostra Associazione ha sempre apprezzato (e spesso ammirato) la saggezza e la lungimiranza di Romano Prodi, non solo in ambito economico ma anche sui temi del nuovo welfare. Non poco volte è stato nostro ospite. Ma questa proposta di fare l’ennesima Festa dell’Unita in Piazza Maggiore con i ristoratori di Bologna per rilasciare .l’attività di ristorazione dopo il COVID, proprio non ci piace. Sentiamo già l’odore del fritto delle crescentine e quello, non certo migliore, delle salsicce sui barbecue. Ci viene alla mente la vecchia polemica che si scatenò a Roma alla fine degli anni ‘70, quando il sindaco comunista Petroselli concesse piazza Farnese alla locale sezione del PCI ‘Campidelli’ per allestire una Festa dell’Unità: si vedeva un tubo di gomma, quello del lavandino delle cucine, che prendeva acqua dallo zampillo della fontana di Michelangelo. Dove lo attacchiamo il tubo in piazza Maggiore? Alla Fontana del Nettuno? Lasciamo la nostra bella Piazza al bravo Farinelli, direttore della Cineteca e al suo ‘Cinema Ritovato’. Una delle più belle manifestazioni organizzate del nostro Comune. E poi, diciamolo finalmente!, con un sospiro: questo accostamento cibo (grasso) e cultura (povera) ci piace sempre meno. Bologna merita di più e ha di più.
il Corriere Bologna di oggi.