Le piccole interviste di Angela. Sanremo, Fedez, Zelenscki, Bignami. Oggi con Mauro Moruzzi, Presidente Associazione Achille Ardigò,
Sanremo, Fedez, Zeleschi, Bignami.
Oggi con Mauro Moruzzi, Presidente Associazione ACHILLE Ardigò, Scuola di Wrlfare Comune di Bologna e AssinterAcademy, scrittore.
“A Sanremo è successo di tutto, Fedez, Bignami, Zelenski, cosa ne pensi? E poi 10 milioni di italiani davanti allo schermo, un fatto sociale e politico, non solo uno spettacolo.
“Forse sono la persona meno adatta a commentare, nonostante la mia passione per la sociologia. E poi non mi occupo più di poltica da tanto tempo se non come cittadino che osserva. Anche quando ero assessore al Comune di Bologna e poi direttore di Cup 2000 mi occupai prevalente di fare il Cup, il fascicolo sanitario elettronico. Poi ho una scarsa cultura musicale. Però, da cittadino e da bolognese due fatti molto diversi tra loro di Sanremo mi hanno colpito”
“Quali?”
“L’oscura mento’ di Zelenski e l’attacco al nostro Galeazzo Bignami”
“Due fatti effettivamente diversi, spiegati..”
“Su Zelenski c’è poco da spiegare. Lui combatte nelle gelide pianure dell’Ucraina per fermare il più terribile attacco all’occidente democratico dopo la seconda guerra mondale, e noi non vogliamo che la nostra coscienza venga disturbata mentre ascoltiiamo le canzonette.”
“ E su Bignami e Fedez?”
“Mi sembra giusto che la Rai prenda provvedimenti sul comportamento di Fedez. Ho scritto una lettera a La Repubblica Bologna. Spero venga pubblicata. Uilizzare nella polemica politica una foto di 17 anni scattata durante una festa goliardica di celibato, oggi in TV davanti a dieci milioni di spettatori a me sembra un modo incivile di condurre lo scontro politico. E non credo che chi lo fa ne trarrà poi vantaggi, come ben si vede. Bignami si è già scusato per quella goliardata e io posso aggiungere – e chi mi conosce sa che non ho simpatia nostalgiche – che conosco personalmente Galeazzo da tanti anni, come ho conosciuto suo padre Marcello. Non hanno mai avuto simpatie naziste, pur avendo militato sempre a desta in coerenze con le loro idee. Ebbi modo di solidarizzare, nel lontano 1974, con il padre Marcello quando esponenti estremisti di sinistra gli sparano alle gambe mutilandolo; e quando altri, della stessa provenienza politica, cercarono di incendiargli la casa con i due figli piccoli dentro. Nonostante questo ‘vissuto politico’ Galeazzo ha sempre militato nella desta democratica. E posso anche aggiungere dando un contributo, come tanti esponenti bolognesi della sinistra e della destra, alla vita democratica della nostra città con le sue idee che si possono condividere o non condividere”.
“Di cosa ti occupi ora?”
“Di Fascicolò Sanitario Elettronico e di welfare di comunità, le passioni di Achille Ardigò. Sono effettivamente un po’ monomaniacale.”
“Il tuo prossimo romanzo dopo Il Meccanico di Asmara?”
“Tra le nuvole di Nefasit, sempre con l’editore Paolo Emilio Persiani di Bologna. La storia di un aviatore italiano nell’Eritrea del 1940. Sempre una storia di amore e di guerra. Lui era un eroe e ormai ne sono rimasti pochi.”
, Presidente Associazione ACHILLE Ardigò, Scuola di Wrlfare Comune di Bologna e AssinterAcademy, scrittore.
“A Sanremo è successo di tutto,Fedez, Bignami, Zeleschi, cosa ne pensi? E poi 10 milioni di italiani daveanto allo schermo, un fatto sociale e politico, non solo uno spettacolo
“Forse sono la persona meno adatta a commentare, nonostante la mia passione per la sociologia. E poi non mi occupo più di poltica da tanto tempo se non come cittadino che osserva. Anche quando ero assessore al Comune di Bologna e poi direttore di Cup 2000 mi occupai prevalente te di fare il Cuo, il fascicolo sanitario elettronico. Inoltre ho una scarsa cultura musicale, però, da cittadino e da bolognese due fatti molto diversi tra loro di Sanremo mi hanno colpito”
“Quali?”
“L’oscura mento’ di Zeleschi e l’attacco al nostro Galeazzo Bignami”
“Due fatti effettivamente diversi, spiegati..”
“Su Zeleschi c’è poco da spiegare. Lui combatte nelle gelide pianure dell’Ucraina per fermare il più terribile attacco all’occidente democratico dopo la seconda guerra mondale, e noi non vogliamo che la nostra coscienza venga disturbata mentre ascoltiiamo le canzonette.”
“ E su Bignami e Fedez?”
“Mi sembra giusto che la Rai prenda provvedimenti sul comportamento di Fedez. Ho scritto una lettera a La Repubblica Bologna. Spero venga pubblicata. Uilizzare nella polemica politica una foto di 17 anni scattata durante una festa goliardica di celibato, oggi in TV davanti a dieci milioni di spettatori a me sembra un modo incivile di condurre lo scontro politico. E non credo che chi lo fa ne trarrà poi vantaggi, come ben si vede. Bignami si è già scusato per quella goliardica e io posso aggiungere – e chi mi conosce e sa che non ho simpatia nostalgiche – che conosco personalmente Galeazzo da tanti anni, come ho conosciuto suo padre Marcello. Non hanno mai avuto simpatie naziste, pur avendo militato sempre a desta in coerenze con le loro idee. Ebbi modo di solidarizzare, nel 1974, con il padre Marcello quando esponenti estremisti di sinistra gli sparano alle gambe mutilandolo; e quando altri, della stessa provenienza politica, cercarono di incendiargli la casa con i due figli piccoli dentro. Nonostante questo ‘vissuto politico’ Galeazzo ha sempre militato nella desta democratica. E posso anche aggiungere dando un contributo, come tanti esponenti bolognesi della sinistra e della destra, alla vita democratica della nostra città con le sue idee che si possiamo condividere o non condividere”.
“Di cosa ti occupi ora?”
“Di Fascicolò Sanitario Elettronico e di welfare di comunità, le passioni di Achille Ardigò. Sono effettivamente un po’ monomaniacale.”
“Il tuo prossimo romanzo dopo Il Meccanico di Asmara?”
“Tra le nuvole di Nefasit, sempre con l’editore Paolo Emilio Persiani di Bologna. La storia di un aviatore italiano nell’Eritrea del 1940. Sempre una storia di amore e di guerra. Lui era un eroe e ormai ne sono rimasti pochi.”