Né di destra, né di sinistra, cioè niente. La pillola di Angela
La pillola di Angela del Sabato
In questi giorni si vanno definendo programmi e schieramenti per le prossime elezioni amministrative della città. Siamo in piena emergenza COVID, con centinaia di imprese sull’orlo del fallimento, negozi che chiudono, il sogno turistico della città infranto, l’Ateneo in difficoltà a iscrive i centomila studenti, ma soprattutto con migliaia di malati alle prese con un servizio sanitario in grave difficoltà.Ebbene, di fronte a tutto questo ci saremmo aspettati un appassionato dibattito per salvare la città, venire incontro ai problemi della gente e delle imprese. Invece il confronto prosegue – per fortuna non ovunque – come se nulla fosse successo, con un’alchimia di schieramenti, di posizionamenti, di furbizie legate ai destini di questo e di quello, pensando che tutto possa risolversi con la solita spartizione dei posti.Così qualcuno ha perfino pensato di stare ‘fermo al centro’ per poter prendere, all’occorrenza, la miglior dote a destra o a sinistra. Le ideologie, si sa, non contano più. Ma non si è accorto che non c’è più nulla da prendere, da spartire, che Fiera e Areoporto – i bocconi più appetitosi – sono quasi alla bancarotta. Non c’è da prendere ma da dare, con un autentico spirito di solidarietà civico.