Centinaia muoino a casa in silenzio. Chi risponderà per averli lasciati morire?
Oggi su la prima pagina di Repubblica Bologna finalmente un atto di buon giornalismo, quello vero, di altri tempi. Qualcosa di raro in questi giorni in cui qualsiasi critica è mal tollerata o addirittura osteggiata con minacce non tanto velate da una burocrazia che in emergenza si fa arrogante. È la lettera con i sospiri di una ‘moritura’, una persona condannata a morire a casa di soffocamento per Coronavirus da qualcuno del servizio sanitario pubblico che al telefono gli risponde ‘non si preoccupi, è un influenza’. Il tampone gliela hanno fatta Da morta. Chi pagherà per questi morti, tanti.