Salute, libertà, diritto alla vita. Jūrgen Hbabermas (su Micromega): anche al tempo del COVID una vita ha sempre valore, in ogni circostanza, di essere vissuta.
Solo i nazisti riservavano allo stato il diritto di stabilire se una vita aveva il valore di essere vissuta. Dal nazismo ci separa un campo infinito in cui il mondo (una parte del mondo) ha preso coscienza del valore della libertà. Anche oggi, però, il problema si ripropone ed è attualissimo ai tempi del COVID, quando qualcuno può stabilire se la terapia intensiva o la respirazione artificiale deve essere data a un novantenne in fin di vita o riservata a qualcun altro. In questi casi il diritto alla vita è un diritto assoluto e universale che nessun stato, nessun ospedale o medico può mettere in discussione. Il filosofo tedesco, paladino della libertà senza ‘se’, si confronta, su l’ultimo numero fidi Micromega, con il giurista Glaus Gūnther (foto La Repubblica di oggi)