Tutti Fuori o tutti Dentro! Il ministro Boccia insiste: anziani in casa e gli altri fuori.
Il ministro Francesco Boccia, PD, marito della deputata Nunzia De Girolamo di Forza Italia, annuncia in una intervista sulla Repubblica di oggi che i nonni dovranno stare a casa fino a Natale accuditi eventualmente dai volontari. Una scelta da tutti i giuristi dichiarata semplicemente incostituzionale. Non saranno pochi quelli che si rifiuteranno di accettare questa forma di ‘arresti domiciliari’. Noi siamo invece d’accordo, questa volta, con Il Manifesto (foto).
Io ho 72 anni, sono femminista e adoro la libertà. Mi sono sentita libera anche restando a casa per due mesi perché condividevo con altre/i questa scelta, ora non sono d’accordo, con il dovuto rispetto delle regole voglio avere la libertà di uscire e poter continuare la mia vita che non considero interrotta dal lockdown, una necessità, ma la considererei interrotta da un un lockdown per soli anziani. Non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti malattie tipiche della vecchiaia, chi sta bene uscirà come gli altri più giovani, chi è ammalato/a resterà a casa per il tempo necessario ma non per un tempo standard. Responsabilizziamo noi stessi ed i medici dei quali abbiamo fiducia.Non siamo un gregge da condurre, siamo persone dotate di memoria da trasmettere ai/alle nostre/i nipoti, di esperienza, di cultura, di capacità di lottare per i diritti di tutte e tutti, di capacità di preservare la loro salute. Non dobbiamo essere isolate/isolati in blocco, sarebbe un grave errore ed una forma di razzismo senza giustificazione.
E’ anticostituzionale e nello stesso tempo inumano. Se dovessi pensare che queste durissime settimane di isolamento e clausura potrebbero protrarsi per altri 7 mesi, la mia mente potrebbe vacillare. La salute fisica e mentale di tutta una fascia di popolazione verrebbe messa a rischio. Scopro di essere improvvisamente diventata un peso, se non un pericolo per la comunità, quindi devo essere responsabile, non chidere più servizi territoriali di sanità pubblica, più screening per tenere sotto controllo l’epidemia, ma continuare negli arresti domiciliari, fingendo che sia per il mio bene e per quello della comunità, perchè se mi ammalassi potrei finire in un letto d’ospedale, portandolo via ad un giovane , che ovviamente ne avrebbe più diritto. Dando per scontato che dopo una certa età non sappiamo più “badarci”, che non ci si può fidare del nostro tutelarci con presidi e comportamenti responsabili. Nel caso proporrei disobbedienza civile, ci arresteranno tutti? Ci terranno in casa con dosi massicce di psicofarmaci? Ma perchè allora non una bella eutanasia di massa per chi ha già compiuto 70 anni, allora si che la popolazione potrebbe assolvere il suo compito produttivo senza zavorre! Scusate il paradosso, ma sono davvero demoralizzata dalla leggerezza con cui si prospettano soluzioni, che non saprei se catalogare come “voci dal sen fuggite”, o terribili esperimenti di democrazia condizionata.
Io avrò 70 anni tra poco, una mamma di 88 con problemi cognitivi, faccio volontariato , una vita attiva, io voglio e devo uscire, ho appena ristrutturato una casa dove andrò a vivere, devo fare trasloco, sto iniziando una muova vita e Voi mi volete sepolta.Giammai
Ho versato anni di lavoro perché pensavo di potermi di potermi godete la casa fatta con i criteri di una possibile
vecchiaia che non è adesso.Io non starò a casa, voglio vedere la mia mamma finché esiste, voglio che Lei mi veda e sappia del mio amore.Ma voi chi siete per decidere della mia vita, dei miei sentimenti.Io sono stata in casa,uscirò meno e sopratutto col le dovute cautele, perché sono una cittadina consapevole.