Zuppi chiede un cambiamento di modello. La Scuola Ardigò del Comune di Bologna propone un Welfare di Comunità e una ‘silver economy’ cittadina. È tempo di cambiare anche la politica
Il Cardinale Don Matteo Zuppi propone con forza un cambiamento di modello di welfare, dopo la drammatica esperienza del coronavirus che ha provocato una strage di anziani anche nelle case di riposo di Bologna e dell’Emilia Romagna. Un fatto su cui ancora aspettiamo che le autorità preposte facciano piena luce. Bisogna tenere gli anziani nella propria casa costruendo una ‘silver economy’ cittadina che aiuti la persona anziana, spesso sola, a vivere nella propria casa e nel proprio quartiere. La Scuola Achille Ardigò del Comune di Bologna, sta studiando, in accordo con l’amministrazione, questo modello: un Welfare di Comunità in alternativa alle forme di istituzionalizzazione totale della terza età. Un welfare ‘ardigoiano’ secondo le indicazione del grande sociologo bolognese che è stato uno dei massimi studiosi dei problemi sociali della terza età. Lo fa attraverso lo studio, la formazione e la ricerca, cioè con un metodo nuovo, lontano dalla gran cassa dell’agone politico e pre-elettorale. Anche la politica, assieme al welfare, va riformata. Non può essere più un luogo dove si agisce, si organizzavano convegni e conferenze, in funzione di interessi lobbistici, in sostanza per ottenere ‘posti’. Sembra banale, ma è tempo di cambiare sistema e di privilegiare competenze e interesse comune. Forse il Cardinale voleva dire anche questo.