Anna, discente della Scuola dei Diritti dei Cittadini, interviene nel confronto a ‘metà Corso’
Caro Presidente, ho atteso un po’ per rispondere alla lettera ai discenti: impegni lavorativi pressanti e necessità di riflettere un po’ sulle tue richieste e osservazioni. Innanzitutto un parere sull’iniziativa. Progettare una SCUOLA dei diritti dei cittadini lo trovo particolarmente attuale e coraggioso: sono tempi dove le parole sono molto usate, ma svuotate di significato, tra queste anche “diritti” e “cittadini”, perciò pensare ad una scuola che per sua natura si occupa dei significati e del senso, è quasi rivoluzionario, non solo pregevole. Ho apprezzato, e continuo ad apprezzare, la programmazione didattica che unisce testimonianze, lezioni che introducono a specifici diritti e ai dilemmi etici tra diritti, laboratori che presentano esperienze e permettono il confronto (conto di partecipare a quello del 23 settembre). Concordo con il tuo pensiero sulle finalità della scuola: costruire la cultura, favorire il dialogo. Costruire la cultura significa anche dare gli strumenti per accedere alle fonti di informazione, valutarle, utilizzarle per l’aggiornamento. Per questo credo che un tema da affrontare sia quello della literacy, in particolare la health litercy come diritto del cittadino e dovere delle istituzioni. Come già si sta facendo, l’ottica con cui costruire la cultura dei diritti deve continuamente rifarsi al binomio diritto-dovere (l’integrazione, non l’antitesi). Ritengo interessanti alcune proposte già avanzate, come quello di strutturare il percorso 2018 in modo modulare così da approfondire i filoni tematici, anche attraverso esperienze del territorio o di altri territori. Non sono Bolognese, ma nei limiti del possibile, mi rendo disponibile per i contributi alla progettazione del nuovo “anno scolastico”. Sento di doverti ringraziare, insieme all’associazione, ai testimonial ed ai collaboratori “volontari”. Ai partecipanti non può sfuggire l’impegno e la mole di lavoro alla base di questa “originale “iniziativa (la definizione è tua), ai suoi strumenti didattici, compreso il sito web ed ai risultati che si prefigge. Arrivederci a settembre.
Anna Roli