Confermato dal Sindaco Virginio Merola il Comitato Tecnico-Scientifico della Scuola di Welfare Achille Ardigò del Comune di Bologna
Il Sindaco di Bologna Virginio Merola in data 1 luglio 2020 ha nominato il nuovo Comitato Tecnico Scientifico alla direzione della Scuola Achille Ardigò sul Welfare di Comunità e i Diritti dei Cittadini confermando Mauro Moruzzi come Presidente e i componenti Anna Maria Bertazzoni, Ivo Colozzi, Tomaso Francesco Giupponi, Nadia Musolesi, Federico Toth, Cristina Ugolini.
La Scuola, nata nel 2018 da un’intesa tra il Comune di Bologna e l’Associazione Achille Ardigò, è stata costituita per la formazione, la ricerca e la valutazione dell’impatto sociale riferiti: “all’inclusione sociale, alla promozione della cittadinanza attiva e della coesione sociale della comunità, favorendo il raccordo e la collaborazione con il terzo settore e la società civile organizzata”. Nonché alla “promozione di nuove forme di solidarietà e di relazioni urbane a favore dell’inclusione sociale attraverso le reti sociali e socio-tecniche”. Alla “promozione della tutela dei diritti dei cittadini, in particolare per garantire le fasce più deboli della popolazione, nell’accesso ai servizi e alle nuove opportunità di un welfare istituzionale e solidale.” Ma anche: “per dell’innovazione nel sistema del welfare metropolitano”.
Seguendo questo indirizzo dato dal Consiglio Comunale di Bologna, la Scuola Ardigò, nei primi due anni di attività, ha organizzato corsi di formazione, incontri di studio e attività di ricerca in collaborazione con l’Università di Bologna (dipartimenti di Scienze Politiche e Sociali, delle Arti – DAR, di Scienze Giuridiche e Centro di Ricerca e Formazione sul Settore Pubblico -CRIFSP) e l’Università di Urbino ( Dipartimento di Comunicazione).
L’obiettivo perseguito dalla Scuola è definire un modello locale di Welfare di Comunità che, rispettoso dei diritti reali dei cittadini e alla luce della drammatica emergenza del Covid, risponda in modo efficiente alla domanda di servizi e di solidarietà della comunità locale, in particolare delle famiglie a basso reddito con ragazzi e alle problematiche della terza età (Silver Economy).